La Khorezmia o Corazmia come lo stato organizzato si forma nel I secolo av. C. come pure la Sogdiana, la Bactriana e la Marghiana. Così nel VI secolo av. C. lo storico greco Gicatiy Moletschiy scrivendo della Khorezmia menziona la sua capitale che si chiamava Khorezm, Fil e poi Kat. Questa capitale della Khoresmia si trovava sulla riva destra dell’Amudarya nel territorio dell’attuale provincia di Beruni, a sud- ovest della città omonima. Nel X secolo av. C. Kat viene inghiottita dal fiume Amudarya la quale nel corso di tutta la storia della regione spesso cambiava il suo corso.
Nel V secolo i Khorezmiani si ritrovano sotto la dominazione dei persiani della dinastia degli Achemenidi, ma non per molto tempo. Così, già nel IV secolo a. C., nel periodo in cui la dinastia si indebolisce la Corazmia riconquista la sua indipendenza. A quest’epoca risalgono i siti archeologici delle città di Kuseli-gir e Kalali-gir che per molto tempo rappresentavano per gli scienziati un vero mistero. Il fatto e’ che a parte delle loro mura fortificate non è stata trovata nessuna traccia di presenza delle case residenziali. Gli archeologi si ponevano la domanda: intorno a che cosa erano costruite queste città e con quale scopo? Il famoso archeologo Tolstov è riuscito a svelare questa enigma. Lui ha capito che in realtà si trattava delle “città all’ addiaccio” di tipo africano con una sola differenza: il recinto per il bestiame nei villaggi africani era formato da due file di cespugli molto densi e i tuguri degli abitanti erano situati nel stretto passaggio tra di essi, mentre il recinto centro-asiatico era fatto di fango e le case residenziali erano scavati nelle mura stesse del recinto. Queste mura che rappresentavano le vere strutture difensive con torri formando una lunga galleria, una sorta di un’enorme dimora allungata (6-7 km) con il numero della sua popolazione che arrivava fino a qualche mila di abitanti. Si trattava, infatti, delle città con delle mura abitate nelle quali vivevano i gruppi dei clan apparentati con gli allevatori e agricoltori che grazie a queste mura potevano difendere il loro bestiame.
Nel 328 av. C. il re di Khorasmia di nome Faraznan (Fratafern) manda a Alessandro Magno, che passava l’inverno a Nautaka (odierna Karshi) a sud della Sogdiana , 1500 cavalieri originari delle famiglie nobili con dei regali. Nel 4-3 secoli a. C. l’importanza economica e culturale della regione aumenta: vengono ampliati e perfezionati i sistemi d’ irrigazione e vengono costruite nuove città ( Bazar- Kala, Giambas Kala), nonché i centri di culto. Infatti, a quest’epoca risale la costruzione più enigmatica che sia nella storia dell’oasi di Khoresmia conosciuta sotto il nome di Koykirilgan kala (la fortezza di montoni sacrificati). Secondo gli scienziati si tratta di un tempio-sepolcro fortificato, probabilmente legato al culto di antenati e alle credenze solari e astrali.
Questo “osservatorio” antico e composto di un edificio circolare di due piani ( 90 m di diametro) ed è cinto di mura fortificate. La fortezza fino al IV secolo dopo C. assume la funzione abitativa.Nel I secolo dopo C. la regione si ritrova sotto la dominazione della dinastia dei Kusha. A quest’epoca risale la costruzione della città chiamata Toprak kala che tradotto significa Città di Argilla (I-IV secoli dopo C.) chiamata cosi perché il suo territorio e dintorni presentavano una collina di terreno salifero. Si duce che un tempo tutto il suo territorio era stato inondato dal fiume. La città o meglio le sue rovine si trovano sulla riva destra dell’Amudarya a 18 km a sud -ovest di Khiva.