Nella parte meridionale dell’odierna delta dell’Amudarya tra le terre isolate si trova la città di Nukus - capitale della Repubblica Autonoma del Karakalpakstan. Il toponimo Karakalpakstan tradotto dall’uzbeko significa “il paese del popolo ai capelli neri” e evoca immagini struggenti e indimenticabili. Ci ricorda la lunga e ricca storia delle civiltà fiorenti che hanno vissuto in questa parte dell’antica Corezmia ma anche della crisi del lago d"Aral, visto che la città si trova al centro di questa catastrofe naturale - la città di Nukus era ubicata a 110-180 км dalle coste del Mare di Aral sul tratto superiore del delta dell’Amu Darya. Viaggiando in questa parte dell’Uzbekistan troviamo un paesaggio vario e ricco, così come preziosi monumenti storici e siti archeologici di antiche fortezze. Non per caso la Republica del Karakalpakistan viene chiamata dagli archeologi l’Egitto centoasiatico.
Secondo gran parte degli scienziati il toponimo Nukus proviene dalla parola “ Nuzkas” che tradotta significa “ nuovo insediamento, nuova fortezza. Secondo la seconda versione la parola Nukus deriva dal nome dell’insediamento delle tribù degli “Oguz” e con il passar del tempo si trasforma in Nokus. Le tribù degli Oguz vivevano anche a est dal mar Caspio, nella Siberia meridionale dove questo toponimo e anche frequente.
La città di Nukus è sorta al posto del sito archeologico dell’antica fortezza Shurcha ubicata vicino all’aeroporto di Nukus. La gente comincia a stabilirsi a Shurcha - caposaldo dello Stato Corezmiano - dal IV secolo a C. Per molti secoli la fortezza viene abbandonata dalla sua popolazione e solo a partire dalla prima metà del 19 secolo nel territorio dell’antica città viene fondata la fortezza di Norkus ( odierna Nukus). Nel 1930 la capitale della Republica del Karakalpakistan viene innondata dal fiume Amudarya e la capitale si trasferisce all’insediamento di Nukus.