La necropoli Shahi Zinda (“il re vivente”) situata sul pendio della collina dell"antica Samarcanda domina maestosamente la città medioevale fondata da Tamerlano. La tomba di Kusama ibn Abbas, il cugino del profeta Maometto è la sepoltura più antica del sito ed insieme al complesso stesso di cui fanno parte la moschea, zioratkhona ( la sala per la preghiera adiacente alla tomba) e i resti del minareto con la nicchia del 10 secolo costituisce il nucleo più antico della necropoli. Secondo le cronache arabe Kusama ibn Abbas arrivò a Samarcanda nel 676 per diffondere la religione islamica e fu ucciso dai pagani mentre recitava la preghiera. Ma secondo la legenda Kusam Ibn Abbas ha lasciato questo mondo vivo e continua finora a vivere nella cripta sotto la moschea dove pregava. Per questo motivo la gente cominciò a chiamarlo "il re vivente". La sua tomba nei secoli successivi era molto venerata dai musulmani ed è diventata meta di pellegrinaggi. Piano piano attorno al suo mausoleo comincia a crescere il cimitero. Le persone più potenti cercano di essere sepolti vicino al Santo. Così fu anche nei tempi di Tamerlano. Ai piedi del Santo formando una specie di via furono sepolti nei mausolei coperti di piastrelle molto raffinate, rivestite con smalto le due moglie e le sorelle del sovrano, i principi e le principesse della dinastia dei Timuridi, nonché i comandanti in capo dell’ esercito di Grande Emiro Timur.