Come pure altre città della Valle di Fergana la città di Kokand (Khovakand) è nata in un’ oasi molto popolata sull’antica rotta carovaniera che attraversava la valle. La popolazione locale ospitava le carovane nel loro viaggio in queste terre molto accoglienti. Nel 13 secolo durante l’invasione mongola la città fu distrutta. Secondo i fonti storici la città di Kokand (Khuk-kon) si ricostruisce nel 1732 durante il regno di Abdu- Raim Bek e nel 1740 la città prende il suo nome attuale. La città molto spesso veniva chiamata Khukkonu-latif ( piacevole città).
Luoghi di interesse storico di Kokand
La moschea Dgami ( la moschea del Venerdì) è stata costruita secondo l’ordine di Omarkhan intorno al 1800 circa ed era una delle più importanti edifici religiosi della città. La moschea era costruita in forma di veranda ( aiwan) prolungata chiusa da tre lati con al centro una sala a 98 colonne poste a tre file. Le colonne reggevano il suggestivo soffitto variopinto. La moschea occupa una superficie di 97,5 х 25,5 м. Fino ai nostri giorni si è anche conservato il minareto della moschea alto 22 metri.
La madrassa di Khan Nurbuta –biy è un esempio significativo dell’architettura religiosa di Kokand costruito nel 1799 da parte di Usto Kasimjan, maestro artigiano di Bukhara secondo l’ordine del più noto Khan di Kokand - Nurbutabiy, il padre di Omarkhan. Nella costruzione delle madrase ( università religiose) di Kokand veniva molto spesso utilizzato lo stile “kosh” ( doppio) , secondo il quale gli edifici venivano costruiti nella stessa asse l’uno di fronte. L’unica eccezione a questa regola era la madrasa di Nurbutabiy.
La necropoli Dakhma-i-Jakhon consiste di due sepolcri familiari una dedicata ai membri della parte femminile e l’altra a quella maschile della stirpe reale dei khan di Kokand. La necropoli si trova vicino alla madrassa di Nurbutabiy ed è stata costruita nel 19 secolo durante il regno di Omarkhan il quale era morto nel 1822 e era sepolto qui. La necropoli consiste di tre parti: la sala per la preghiera con il portale monumentale sormontato dalla cupola, la moschea – veranda ( aiwan) con due colonne, e la parte del sepolcro familiare.
La necropoli Madarikhan. Ancora più elaborata è il decoro architettonico del sepolcro famigliare delle donne aristocratiche e quelle facenti parte della corte reale costruito nel 1825 La necropoli è conosciuto sotto il nome Madarikhan (la madre del khan). La sua costruzione è legata al nome della nota poetessa e moglie di Omarkhan, Mokhlar Oyim conosciuta sotto il pseudonimo Nodira.
Urda – il palazzo di Khudoyarkhan è uno dei pochi esempi di palazzo reale risalente al 19 secolo conservatosi nel territorio dell’Asia Centrale. L’Urda di Khudoyarkhan, l’ultimo khan del Kokand rappresenta un ottimo esempio dello stile decorativo peculiare dell’architettura della Valle di Fergana. La costruzione del palazzo è durata dal 1863 fino al 1870, l’anno in cui erano portati a termine i lavori di rivestimento con piastrelli di ceramica smaltata della facciata dell’edificio reale su una collina artificiale di 4 metri di altezza. La superficie del palazzo di Khudoyarkhan si estendeva su un ettaro senza contare i giardini adiacenti e la necropoli familiare che più tardi era trasferita altrove.