Chiamata l’Eden d’Oriente, città mito di Samarcanda (la citta “grassa” cioè ricca) insieme con Roma, Atene e Babilonia è una delle più antiche città del mondo. Pronunciata "Marakanda" da parte dei soldati dell’esercito di Alessandro Magno l’acropoli di Samarcanda fu la capitale della Sogdiana - un antico stato nel territorio dell’attuale Uzbekistan (provincia di Samarcada, Bukhara e Kashkadaria). Di Samarcanda Alessandro Magno disse: “Tutto quello che ho sentito dire di Maracanda è pur vero, tranne il fatto che in realtà la città è ancora più bella ed affascinate di quanto uno si possa immaginare”. Nel Medioevo divenne il centro di un grande e potente impero di Tamerlano i cui confini si estendevano dal fiume Volga e dalle montagne caucasiche fino all’India. Samarcanda fu anche famosa nel mondo per la produzione della carta di seta di ottima qualità, per la produzione del vetro, nonché per la produzione della seta colorata. A partire dal 18 secolo i resti dell’antica acropoli di Samarcanda cominciano a essere denominati Afrosiab. La città prende questo suo nome dal fiume Siab che finora attraversa Samarcanda. Così Afrosiab significa “oltre il fiume Siab”. Oggi Samarcanda è seconda più grande città dell’Uzbekistan con una popolazione di oltre 600 mila di abitanti. Durante gli anni dell’indipendenza Samarcanda è diventata una città ancora più bella che con cura preserva la sua storia e i suoi capolavori architettonici gran parte di quali sono stati dichiarati Patrimonio dell"Umanità protetti dall"UNESCO.